Trovare lavoro all’estero: alcuni consigli preliminari!

Trovare lavoro all’estero è ormai uno degli obiettivi – purtroppo – di molti giovani italiani che, una volta terminati gli studi, decidono di prendere un aereo per cercare fortuna altrove.

Le destinazioni più richieste sono, solitamente, quelle tra le più vicine che ci paiono fonte di maggiori possibilità di fortuna: la Germania e la Gran Bretagna, in primis. Negli ultimi anni anche paesi in crescita, nei quali ci sono spesso aziende che delocalizzano, forniscono opportunità nuove e diverse per chi vuol cambiar vita: tra questi per esempio le Repubbliche del Baltico (Lituania, Lettonia, Estonia) ma anche la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia. Spesso c’è anche chi, dopo un eventuale tempo trascorso in Europa, decide di fare sul serio e cambiare continente: le opportunità maggiori nel lungo termine sono sicuramente rappresentate dagli Stati Uniti con il consueto cliché del sogno americano, mentre per periodi limitati – e soggetti alla durate di un visto lavorativo – hanno sicuramente il loro fascino nazioni quali Canada e Australia.

Sembrerà banale ma quello che indubbiamente va fatto nel momento in cui si sta preparando una valigia per andar via è cercare di capire con esattezza cosa si sta cercando.

Se si prevede di star via per poco tempo e si necessita migliorare il livello di una lingua straniera, quello che è consigliabile è cercare innanzitutto di scegliere un idioma che possa dare, un domani, linfa nuova al nostro CV: secondo Wikipedia le lingue più parlate al mondo sono il cinese mandarino, l’inglese e lo spagnolo. Perché quindi, se già maneggiate bene l’anglosassone, non pensare a un periodo di tempo nell’America Latina o in Spagna? Qui ci sarebbe possibilità di imparare una lingua, lo spagnolo, fortemente richiesta da molte aziende che hanno partecipazioni con la Penisola Iberica e/o con paesi del Sud America.Sud America
Ci sono poi delle variabili più superficiali delle quali tenere conto nel momento in cui si sta progettando un periodo di tempo lontano dal proprio paese.

Non per tutti, infatti, è semplice abituarsi a uno stile di vita totalmente nuovo composto da una lingua totalmente diversa dalla nostra, clima difficile da sopportare, cultura del cibo lontana dall’essere quella italiana, difficoltà nel socializzare con nuove persone. Se per quest’ultima già avevamo dato alcune soluzioni, le altre possono essere delle problematiche più serie. Rimane sempre conveniente infatti cercare di partire con un bagaglio lessicale quantomeno di base per poter sopravvivere i primi giorni: se l’inglese può essere la chiave di volta in molte situazioni, va comunque detto che non ovunque ci sono delle competenze tali – da parte dei nativi – che ci permettano di affrontare conversazioni e situazioni con la lingua inglese. Occhio, quindi, e comprate un vocabolario tascabile (o scaricate qualche comoda app dizionario per il vostro smartphone)!

Le temperature possono essere poi un grosso ostacolo: siete veramente disposti ad adattarvi a inverni a meno-molti gradi come in Russia o a estati caldissime con temperature da Sahara? Informatevi bene su quali sono le minime e le massime stagionali nei paesi che vi stanno per ospitare: in numerose nazioni del Nord, per esempio, il sole si vede per poche ore durante il giorno e questo sì, che è una grossa influenza nel morale quotidiano.
Un tassello a parte lo merita il cibo: per un italiano adattarsi non tanto alla gastronomia quanto alla cultura vera e propria che c’è del cibo nel nostro paese, non è semplice ovunque. Se sentirete quindi nostalgia di una buona pizza o di una pasta come solo qui la trovate, assicuratevi di farvi amico qualche proprietario di ristorante italiano all’estero: sarà un ottimo antidoto alla nostalgia, e un buon compagno per lo stomaco! Cibo italiano all'estero

Ovviamente, poi, in ultimis: munitevi di santa pazienza e cercate quante più informazioni su persone che hanno compiuto il vostro stesso cammino o qualcosa di simile. Saperne di più sicuramente – anche attraverso siti internet dedicati all’espatrio – vi permetterà di creare una prima rete di contatti e, magari, di accaparrarvi contatti o informazioni utili alla vostra esperienza. E perché no, un eventuale lavoro!

Che dire? Se siete ancora convinti, buona partenza e… in bocca al lupo!

Le immagini utilizzate nell'articolo provengono da altri siti web.                  Immagine 1: http://goo.gl/Lsbdbo                                                    Immagine 2: https://goo.gl/t0KgQE                                                   Immagine 3: http://goo.gl/6RWlym

1 commento

  1. […] Occorre sfatare il mito del lavoro gratis per tutti fuori dall’Italia: coloro che trovano un lavoro all’estero lo fanno solo dopo una certa dose di sacrifici, sperare in un’infinita El Dorado estesa appena […]

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